Project 2025
- Jacopo Marinacci
- 12 minuti fa
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Nel 2022, la Heritage Foundation, think tank conservatrice in cui sono coinvolti direttamente e indirettamente 140 ex membri dello staff di Donald Trump (stando a quanto riporta una recente inchiesta di CNN), pubblica Project 2025, un programma per rimpiazzare lo Stato di Diritto, che mira a ridefinire i ruoli istituzionali dell’intero governo federale degli USA.
Parliamo di una vera e propria agenda politica federale per una radicale ristrutturazione del ramo esecutivo redatto e pubblicato da ex funzionari dell'amministrazione Trump in collaborazione con The Heritage Foundation, che si oppone, tra le altre cose, all'aborto e ai diritti riproduttivi, ai diritti LGBTQ, ai diritti degli immigrati e all'equità razziale.
"Mandate For Leadership", grande pubblicazione all’interno del progetto è un manuale di 900 pagine per riorganizzare tutte le agenzie del governo federale, il famigerato “Deep State”, al servizio di un'agenda conservatrice. Project 2025 include un lungo elenco di raccomandazioni politiche estreme che toccano quasi ogni aspetto della vita americana, dall'immigrazione e dai diritti all'aborto, alla libertà di parola e alla giustizia razziale.
Alcuni punti del Progetto ed esponenti dell’amministrazione collegati:
A preoccupare non è tanto il progetto in sé, ma i collegamenti tra la think-tank conservatrice e l’attuale amministrazione. Perché un’idea pericolosa è innocua finché qualcuno non la mette in pratica
Proviamo a tracciare il filo rosso tra il piano e gli esponenti del Trump II.

Tagliare il diritto all’aborto: riportando in vita il “Comstock act (1873)”, rendendo di fatto illegali materiali e medicine necessarie alla pratica, eliminando anche la possibilità di transizione di materiali e medicine necessarie all’interruzione di gravidanza attraverso l’US Postal Service, agenzia indipndente del governo statunitense responsabile del servizio postale.
Pam Bondi (US Attorney General), antiabortista da sempre e colei che difese Trump durante il suo primo processo di impeachment, è attiva nel tentativo di implementare il Project 2025 da prima di essere nominata Procuratrice Generale.
Russel Vought, auto dichiaratosi “cristiano nazionalista”, in qualità di direttore dell'OMB (Office of Management and Budget), guiderà l'implementazione e l'applicazione della politica presidenziale in tutto il governo federale. In qualità di co-autore del Project 2025, ha sostenuto l'abolizione del Gender Policy Counsel, implementato dall’amministrazione Biden, per eliminare la promozione dell'aborto e dell'educazione sessuale.
Deportazioni di massa: attaccando direttamente le comunità di immigrati, separando le famiglie come mezzo di dissuasione e smantellando il sistema di asilo per i migranti.
Tom Homan, ex direttore ad interim dell’Agenzia per l’immigrazione e le dogane USA, ed attuale “plenipotenziario del confine” ha contribuito allo sviluppo di questo capitolo del Project 2025. In particolare Homan è l’artefice della politica della divisione delle famiglie immigrate irregolarmente al confine.
Stephen Miller, US Homeland Security Advisor e Deputy Chief of Staff (Consigliere per la sicurezza interna e vice capo di gabinetto), ha diretto un “gruppo d’interesse” (collettivo di figure di rilievo che detengono un certo grado di influenza) che si è occupato di assistere nella stesura dei concetti politici del Project 2025.
Utilizzo intensivo della sorveglianza di massa: Sfruttare al massimo il potere dell’esecutivo, smantellando le barriere legislative che impediscono al Presidente di sfruttare al massimo questa possibilità e che tutelano la privacy del cittadino come il Foreign Intelligence Surveillance Act del 1987, l’USA PATRIOT act del 2001, l’USA FREEDOM act del 2015. E’ a rischio, secondo American Civil Liberties Union, anche il controllo che esercitano le Corti e il Congresso sul potere esecutivo.
John Ratcliffe, Direttore della CIA, ha inoltre promesso di implementare e supportare l’utilizzo di strumenti elettronici per la raccolta di dati e intelligence ampiamente contestati dal Congresso.
Repressione delle proteste e delle libertà di espressione: “Scatenare forza indebita (undue) sui manifestanti”. Violando il Primo Emendamento per colpire giornalisti e manifestanti e, di nuovo, smantellare le barriere che impediscono al presidente di abusare del potere esecutivo.
Qui torna, ancora, Russel Vought, il direttore dell’OMB, che oltre a sostenere posizioni antiabortiste, nel manuale si è occupato della stesura del capitolo sul compito/ruolo esecutivo del Presidente degli Stati Uniti.
Censurare il discorso critico all’interno delle istituzioni scolastiche, in particolare le discussioni accademiche che riguardano “razza, genere e oppressione sistemica”
Linda McMahon, Secretary of Education, ha in programma di riportare l'istruzione negli Stati Uniti ai singoli Stati, ha inoltre attivamente sostenuto la retorica anti-trans. Ha promosso politiche in linea con il Project 2025, tra cui la promozione di voucher per drenare risorse dalle scuole pubbliche e inviare denaro dei contribuenti alle scuole private dove le linee guida da seguire sono quelle di chi fornisce i soldi.

Il Project 2025, ha inoltre una sezione dedicata all’economia, dove si trovano, ovviamente, i famosissimi dazi. I principali punti sono:
Abolizione della Federal Reserve - Il piano suggerisce l’eliminazione della banca centrale statunitense, sostenendo un ritorno al gold standard o a un sistema di free banking.
Riforma fiscale - Si propone una semplificazione delle aliquote fiscali, introducendo due scaglioni del 15% e del 30%, insieme a una tassa nazionale sui consumi. Inoltre, si prevede la riduzione delle imposte su plusvalenze, successioni e donazioni.
Tagli alla spesa pubblica - Il progetto mira a ridurre o eliminare programmi federali di assistenza sociale, come Medicare e Medicaid, e a smantellare agenzie governative considerate non essenziali.
Politiche commerciali protezionistiche - Si prevede l’introduzione di tariffe elevate sulle importazioni, con l’obiettivo di proteggere l’industria nazionale. Sappiamo inoltre, dati i recenti crolli delle varie borse internazionali, con perdite totali che ammontano a miliardi e miliardi, che questi dazi sono chiaramente una mossa per riportare al tavolo tutte le nazioni con le quali gli USA reputano di avere una partnership economica insoddisfacente.
Secondo quando riferito direttamente dal Segretario del Tesoro USA, Scott Bessent - “La strategia negoziale di successo attuata dal Presidente Trump una settimana fa ha portato più di 75 Paesi a negoziare... Non rispondete e sarete ricompensati. Ogni Paese del mondo che voglia venire a negoziare, siamo disposti ad ascoltarlo”.
La strategia dei dazi (per ora sospesi, tranne che per la Cina) sembra funzionare, il mondo si è spaventato, ed è caduto ai piedi del Tycoon, che parla così dell’attuale situazione alla cena di gala del National Republican Congressional Committee:
"I Paesi mi chiamano e mi leccano il c.... Muoiono per fare accordi. Poi vedo qualche repubblicano ribelle, qualche tizio che vuole fare lo spaccone e dice: 'Penso che il Congresso dovrebbe prendere il controllo dei negoziati'. Lasciatemelo dire, non si negozia come faccio io"

Donald Trump ha recentemente negato ogni rapporto con la Heritage Foundation. Eppure, come già sottolineato nell’introduzione, un’inchiesta della CNN documenta connessioni dirette tra la fondazione e diversi esponenti della sua prima amministrazione. Il presidente della Heritage Foundation, Kevin Roberts, che in precedenza aveva lavorato nel team di transizione di Trump nel 2016, ha descritto il ruolo della sua organizzazione come “istituzionalizzazione del trumpismo”.
Mike Howell, dirigente della Heritage Foundation, ha definito illegittime le elezioni del 2024 prima ancora che iniziassero le votazioni, sostenendo senza prove che qualsiasi risultato diverso dalla vittoria di Trump sarebbe stato frutto di frode.
Se ora compariamo i punti del manuale con le mosse fatte, promesse o annunciate dall’attuale amministrazione, la linea rossa che lega Trump all’Heritage Foundation si fa sempre più rossa.
Credete che Trump riuscirà a trasformare gli Stati Uniti in un autoritarismo di stampo conservatore?

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