Che cos'è il PNRR.
- Alessandro Morelli
- 2 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 dic 2024
Ultimamente abbiamo parlato dell’ormai nuovo vicepresidente della Commissione Europea, nonché ex ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR.
Ma cos’è il PNRR? Il Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza è un documento che il governo italiano ha presentato alla Commissione Europea in cui descrive in modo dettagliato come intende spendere i fondi del Next Generation EU, ribattezzato anche Recovery Fund, messi a disposizione dall’Unione Europea utilizzabili in 6 anni (2021-2026).
I fondi che il Next Generation EU mette a disposizione sono 750 miliardi di euro:
Il piano di ripresa, approvato nel 2020, è volto al sostegno degli stati membri colpiti dalla pandemia di COVID-19 e intende risolvere i problemi strutturali dei paesi a che intendano accedere a questi fondi.
Dei 750 miliardi messi a disposizione tra sovvenzioni a fondo perduto (circa 390 miliardi) e prestiti (circa 360 miliardi), all’Italia spettano 191,5 miliardi di euro, a cui dobbiamo aggiungere 30 miliardi di risorse interne voluto dal governo Draghi, risultando la maggior fruitrice di prestiti con 122,6 miliardi e la seconda nelle sovvenzioni, con poco distacco dalla Spagna, con 68,8 miliardi di euro.
Il PNRR e il suo budget sono strutturati in 6 missioni:
Rivoluzione verde e transizione ecologica, 59,46 mld
Digitalizzazione, Innovazione, competitività, cultura e turismo, 40,29 mld
Istruzione e ricerca, 30,88 mld
Infrastrutture per una mobilità sostenibile, 25,40 mld
Inclusione e Coesione 19,85 mld
Salute 15,63 mld
Questi fondi sono però vincolati al raggiungimento di “milestones e target”, semplificando possiamo affermare che “i milestones sono obiettivi intermedi che portano al conseguimento del target”: Tra i milestones ci possono essere delle riforme come quella della giustizia, del fisco o una legge sulla concorrenza che sono appunto riforme strutturali che accompagnano la realizzazione del piano.
Tra i target invece ci possono essere delle assunzioni nella PA, la costruzione di uno studentato o l’aumento dei posti negli asili nido.
L’UE infatti al raggiungimento di target e milestones, concordata nel piano, eroga una rata corrispondente:
Fino ad ora l’Italia ha ottenuto il prefinanziamento e 6 rate per un totale di 122,2 miliardi.
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