Il governo italiano ha spiato i suoi cittadini?
- Alessandro Morelli
- 12 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Il caso Paragon Solutions
01/02/2025
Dopo il caso Almasri, il governo italiano torna nell’occhio del ciclone a seguito della denuncia pubblica del direttore di Fanpage Francesco Cancellato e del fondatore di Mediterranean Saving Humans Luca Casarini: Il giornalista e l’attivista hanno condiviso il messaggio inoltrato da Meta in cui si legge:
“A dicembre WhatsApp ha interrotto le attività di una società di spyware che riteniamo abbia attaccato il tuo dispositivo. Le nostre indagini indicano che potresti aver ricevuto un file dannoso tramite WhatsApp e che lo spyware potrebbe aver comportato l‘accesso ai tuoi dati, inclusi i messaggi salvati nel dispositivo”.
La società citata nel messaggio è Paragon Solutions, società di sicurezza israeliana, sviluppatrice dello spyware “Graphite”, programma in grado di sfruttare le “falle di sicurezza” nei sistemi per entrarvi tramite attacchi zero-click per spiare il soggetto target. Nel caso del giornalista di Fanpage, lo spyware è stato inserito nel dispositivo con l’invio di un pdf in un gruppo in cui Cancellato era stato aggiunto ed eliminato immediatamente.

Paragon ha sempre dichiarato di vendere la sua tecnologia esclusivamente a governi e agenzie di sicurezza nazionali che rispettino determinate condizioni:
Democraticità
Utilizzo dello spyware per fini come la lotta al terrorismo o a gravi minacce per la sicurezza interna.
La short-list di possibili clienti di Paragon quindi si riduce a 37 paesi: gli Stati Uniti e i suoi alleati.

Ma cosa c’entra il governo italiano con Paragon Solutions e il suo spyware Graphite?
Dopo la denuncia di Cancellato e Casarini arriva l’articolo pubblicato da Ynet, testata israeliana, dove, citando fonti interne all’azienda, l’Italia viene definita cliente di Paragon. Nella serata del 5 febbraio arriva una nota ufficiale da Palazzo Chigi dove il governo:
Nega qualsiasi operazione di spionaggio ai danni di giornalisti e membri della società civile.
Afferma che sono 7 le “utenze italiane” italiane interessate dall’attacco.
Attiva l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale
Ma non viene smentito quanto citato da Ynet, ovvero di avere un contratto con Paragon.
L’esistenza del contratto viene confermata il giorno seguente con l’annuncio della società di spyware di aver rescisso il contratto con il governo italiano per violazione del “quadro etico”, la violazione quindi delle regole che abbiamo citato prima. La conclusione del contratto sembra quindi una risposta alla nota governativa del giorno prima che nasconderebbe essenzialmente due errori:
L’omissione dell’esistenza di un contratto tra l’Italia e Paragon.
La negazione delle operazioni di spionaggio su giornalisti e attivisti, quindi la violazione del quadro etico

Un ulteriore indizio che ha portato molti a puntare il dito verso il governo è l’attività che i due “target” hanno svolto e continuano a svolgere:
Come abbiamo scritto, Cancellato è direttore di Fanpage, testata che ha svolto due inchieste che hanno messo in forte imbarazzo il partito della premier Giorgia Meloni e parliamo delle inchieste “Lobby Nera” e “Gioventù Meloniana” in cui si documentavano, rispettivamente, legami tra l’estrema destra e la maggioranza di governo e il neofascismo all’interno del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Gioventù Nazionale. Casarini invece, fondatore della ONG Mediterranea, è sempre stato fortemente critico dell’operato del governo in fatto di immigrazione. Il Guardian riporta che l’ONG abbia salvato più di 2.000 vite nel Mediterraneo.
Il caso, qualora confermato, sarebbe estremamente grave; ci troveremmo davanti al governo che gioca al Grande Fratello. Dei problemi della destra al governo con il dissenso e con i giornalisti ne abbiamo già parlato nell’articolo sull’egemonia culturale, ma questo porta tutto a un altro livello: Non si tratta più di screditare, seppur con parole violente e spesso con bugie, degli intellettuali ma di spiare, al fine di sabotare, il lavoro di persone che salvano vite, nel caso di Casarini, e di giornalisti, come nel caso di Cancellato, la cui libertà è fondamentale per la salute di una democrazia.

Le opposizioni hanno depositato delle interrogazioni in Parlamento e vedremo se stavolta ci si appellerà nuovamente alla “Ragion di Stato” o a qualche complotto internazionale. Ci sentiamo infine di rilanciare le 5 domande che Fanpage ha rivolto al governo:
L'Italia era cliente di Paragon Solutions?
Il governo Meloni può smentire di aver comprato da loro spyware o altre tecnologie?
E di averle usate per spiare giornalisti e attivisti?
Perché Paragon avrebbe chiuso il contratto con l'Italia per violazioni delle condizioni d'uso?
E in più, se l'Italia non c'entra, cosa vuole fare il governo per tutelare i propri cittadini da operazioni di spionaggio simili?

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